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opere e arredi dell'Ospedale Maggiore

l'altare maggiore di san giorgio a fallavecchia

Con bolla di papa Pio IV nel 1561 i terreni e i beni della dell’abbazia di Morimondo passarono all’Ospedale Maggiore di Milano. La motivazione del gesto era fornire di mezzi e di risorse il più importante ospedale dell’intero Ducato milanese, fondato nel 1456, che erogava assistenza gratuita ai poveri.

L’ospedale subentrò ai cistercensi e si applicò a una efficace gestione del territorio che da allora venne modellato e migliorato, anche con sostanziosi investimenti. Certamente l’ospedale ricevette un territorio già curato e delle aziende agricole efficienti, ma molto della produttività attuale si deve a un’azione protratta per quattrocentocinquant’anni da parte di fittabili ai quali le terre sono state affidate in gestione dall’ospedale.

L’ospedale ereditò dai cistercensi anche diversi edifici sacri e gran parte delle loro vicende architettoniche e artistiche sono da ricondurre proprio all’azione del nosocomio, che ha sempre provveduto alla costruzione, alla manutenzione e all’ornamento degli immobili di culto, dotandoli di decorazioni e fornendo arredi sacri e paramenti.
Alla fine degli anni ’70 del Novecento numerose opere presenti nelle cappelle furono spostate a Milano presso la sede amministrativa dell’Ospedale Maggiore: lo scopo era garantirne la sicurezza, ma di fatto si è interrotto il loro legame con il territorio e con la comunità locale per la quale erano state realizzate e dove erano testimonianza della devozione e della pietà popolare.

Alcune opere delle Raccolte d’arte dell’Ospedale Maggiore provenienti dal nostro territorio dal 4 marzo 2012 sono esposte in modo permanente nel dormitorio dell’Abbazia di Morimondo per permettere di esibire al godimento pubblico le opere (restaurate a cura dell’Ospedale Maggiore), assicurando loro le migliori garanzie di conservazione e di tutela.

Per visionare tutte le opere visitare il sito LombardiaBeniCulturali