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restauri

scorcio con le colonne dello scriptorium

Attraverso un essenziale slideshow è possibile osservare come il complesso si sia trasformato nel tempo con le varie campagne di restauro.

Il criterio dominante seguito nell'ultima grande campagna di restauri conclusa nel 2008 è stato il riconoscimento del complesso cenobiale nella sua unitarietà, come ‘testimone’ di grande valore storico-architettonico.
Pertanto la metodologia adottata in tutta l’opera di restauro si è basata sul rispetto e sulla valorizzazione delle caratteristiche storico-artistiche presenti nel dato architettonico ereditato dal passato.

L’attenzione portata ad una serie di indizi precedentemente evidenziati e successivamente emersi man mano che le opere di restauro procedevano, hanno consentito una lettura più approfondita dell’assetto originario, delle aggiunte e dei completamenti successivi.

Si è proceduto privilegiando l’eliminazione delle cause del degrado e la conservazione delle parti originarie; nelle fasi di pulitura si è optato per un restauro discreto nel tentativo di non cancellare le tracce del tempo.

Il recupero dell’intero monastero, acquistato con fondi dell’Amministrazione comunale di Morimondo e contributo del Consorzio Parco Lombardo della valle del Ticino, è stato finanziato

  • dall’Amministrazione comunale di Morimondo
  • dalla Fondazione Cariplo
  • dalla Regione Lombardia attraverso il FRISL - Fondo Ricostruzione Infrastrutture Sociali Lombardia (legge regionale n. 31/91) e uno specifico accordo di programma (legge regionale n. 39/84)
  • dal Ministero dei Beni Culturali.